Claustrofobia e agopuntura

Claustrofobia e agopuntura

claustrofobia
claustrofobia

Nella claustrofobia si applica l’ agopuntura per il riequilibrio del sistema neurovegetativo. Il trattamento con agopuntura della claustrofobia è apprezzato, perche efficiente senza controindicazioni e associabile ad altra forma di terapia.  La claustrofobia è una forma particolare di fobia,  ovvero quella che subentra in  luoghi chiusi o angusti. Il paziente si sente come accerchiato, privato della libertà  e patisce una sofferenza che può culminare nei casi più impegnativi in una crisi di panico. I sintomi comuni della claustrofobia sono  un  malessere generale, senso di vuoto,  oppressione, impotenza,  difficoltà di respirazione, iperventilazione, sudorazione e nausea. La fobia opposta alla claustrofobia è la agarofobia ovvero il disagio degli ampi spazi.  Tutte le fobie condividono il quadro emotivo e fisico, ma non la situazione che scatena l’attacco.  Nella claustrofobia la situazione fobica sono i luoghi chiusi.

La claustrofobia è una risposta biologica intensa deputata originariamente alla tutela della sopravvivenza individuale e della specie. Le morti in un luogo chiuso sono infatti parte delle memorie ancestrali che tutti conservano nel proprio sistema nervoso centrale.  Nella claustrofobia tali memorie si slatentizzano applicando in modo veemente tutti i comportamenti necessari tesi ad evitare i luoghi chiusi. La claustrofobia si attiva dopo percezione di un pericolo, reale o immaginato, rendendo i trigger posssibili, molto soggettivi e coerenti esclusivamente con la storia personale di ogni paziente. ll paziente con claustrofobia ha vissuto un intenso conflitto specifico e personale con una slatentizzazione di memorie. In tale situazione il sistema nervoso centrale subisce l’adattamento peculiare all’emergenza. Le parti più recenti del cervello deputate al ragionamento logico vengono meno irrorate dal sangue, pertanto il paziente non è in grado di contenere emozioni con il ragionamento. La claustrofobia può essere gestita senza terapia in molti casi lievi. Quando la sofferenza però si intensifica questo causa una inabilità alla vita di tutti i giorni oltre che disagio non facile da sopportare.

Il trattamento convenzionale della claustrofobia consiste nella prescrizione di farmaci ansiolitici e/o psicoterapia. L’ agopuntura può svolgere un ruolo nel trattamento della claustrofobia. Una buona anamnesi e una visita medica sono essenziali per la diagnosi iniziale e sopratutto per escludere qualunque malattia organica, che possa provocare gli stessi sintomi. L’ agopuntura è una terapia biologica indicata sempre nelle forme iniziali o in associazione quando il paziente già assume altre terapie.  Infatti per i pazienti, che già  impegnano per il trattamento della claustrofobia ansiolitici o terapia della parola, il trattamento con agopuntura non li esclude, ma si sovrappone. Solo a beneficio avvenuto si può  procedere a un wash out farmacologico. Il trattamento con agopuntura si estrinseca in cicli di sedute. Gli aghi apposti su particolari agopunti inducono un effetto regolativo tra simpatico e parasimpatico riducendo l’attivazione della claustrofobia con beneficio per il paziente privo di effetti collaterali non desiderati. L’effetto regolativo sul neurovegetativo dell’ agopuntura contribuisce anche alla riduzione di tutti i sintomi somatici connessi a tale stato. Una tecnica particolarmente valida è l’ agopuntura omeopatica. Questo metodo consiste nell’infiltrazione di rimedi  di omeopatia in formulazione iniettabile su punti di agopuntura indicati al trattamento. L’ agopuntura omeopatica appartiene alle forti stimolazioni, senza per questo perdere la caratteristica elevata tollerabilità.  L’ agopuntura e l’ agopuntura  omeopatica  sono prescritte e somministrate da un medico esperto.  L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che praticano  agopuntura e omeopatia, sono una indicazione per il paziente sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore.  La agopuntura non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma stabilisce con esse una virtuosa sinergia.

Dott. Fabio Elvio Farello, Agopuntura a Roma