Medicina biologica
La medicina biologica è un termine che si riferisce ad un complesso di tecniche mediche naturali non sempre tra di loro omogenee e coerenti. Sottointeso non comprensibile del termine è il postulato di una medicina non biologica. Certamente le contrapposizioni in campo medico sono utili solo a coloro che dalle contrapposizioni consolidano posizioni di privilegio. Tornando al termine medicina biologica è necessaria una definizione che includa e non escluda i multeplici approcci scientifici che impegnano il termine. La medicina biologica è tale quando la descrizione dei processi di malattia e delle terapie loro competenti si avvale di tutte le conoscenze scientifiche ovvero anche quelle provenienti dalla ricerca nel campo della fisica, della biologia, della biochimica, della antropologia e sopratutto della fisiologia. La medicina biologica secondo tale definizione è una medicina che si distingue in modo netto da una forma diffusa quanto problematica nell’arte del guarire ovvero la medicina prevalentemente farmacologica.
Nessun esponente in campo medico può negare l’efficacia di certi farmaci e il successo che essi hanno comportato nella lotta contro le malattie. Certamente è necessario però operare una distinzione tra le conoscenze chimiche e biochimiche che appartengono alla scienza da un lato e la tendenza a voler costituire la terapia esclusivamente sulle stesse. La terapia basata prevalentemente sulla chimica è certamente la più diffusa, nonostante i problemi connessi. La medicina prevalentemente farmacologica è pertanto quella che si contrappone alla medicina biologica è ed certamente ispirata più da interessi economici che da amore verso l’umanità. La salute pubblica come aspetto del business è la base della medicina prevalentemente farmacologica. Le conoscenze biologiche non sono infatti facilmente brevettabili e pertanto offrono certamente possibilità di lavoro ai medici, ma non altrettanto per gli interessi indicibili connessi ai sistemi sanitari più evoluti. Il termine medicina biologica è un pleonasmo necessario per distinguere la medicina orientata dalla scienza da una medicina orientata dagli investimenti economici o finanziari operati. Il diritto internazionale riconosce il brevetto di principi attivi chimici, ingenerando interessi economici, finanziari e politici legati al complesso mondo della assistenza sanitaria. Questo approccio alla salute propone con la veemenza le terapie prevalentemente farmacologiche. Tale promozione si avvale di tutti gli strumenti di controllo delle menti.
La medicina biologica non è certo uniforme nelle sue espressioni inquanto rappresentata da ricercatori e operatori provenienti dalle più disperate esperienze, ma tendenzialmente uniti dalla estranietà al business salute farmacologico. L’impatto delle medicina biologica sul business, seppur ancora modesto, è però temuto dalle aziende e dai politici. I malati , quando possono esercitare una scelta, preferiscono la medicina biologica a quella prevalentemente farmacologica. Si osserva pertanto spesso il il tentativo di ibridare la medicina biologica con quella prevalentemente farmacologica per limitarne l’impatto sulle vendite di prodotti chimici. Il mercato è letteralmente inondato da prodotti similbiologici, similnaturali e similecologici prodotti dalle stesse aziende che lavorano i farmaci e la chimica industriale.
La sanità pubblica e privata e i suoi costi esorbitanti iniziano ad esser un problema economico non indifferente per molte nazioni. Diviene pertanto auspicabile che con l’esaurisi delle possibilità di elevare senza limiti i costi della assistenza, si ridimensioni l’influenza delle medicina prevalentemente farmacologica. Se non ci salverà il buonsenso speriamo nell’esaurirsi delle illimitate possibilità di spesa immaginate a livello sanitario nel secolo scorso. Paradossalmente mentre si inonda il mercato della salute con pattume di ogni forma, non si manca occasione pubblica per infondere un alone di discredito su tutte le forme di terapia difformi da quelle connesse a precisi interessi. Altrettanto parte dei giochi operati per promuovere la medicina prevalentemente farmacologica è la diffusione dell’illusione che in tal modo si possa curare la malattia. Solo chi attraversa da malato i benefici dell”assistenza sanitaria basata sui farmaci si rende conto della concreta differenza tra promessa di salute e realtà applicata. La medicina prevalentemente farmacologica oltre che rappresentare un danno considerevole sul piano economico è altrettanto un costo umano e morale non più accettabile. L’ uso massiccio di terapia basata sui farmaci è infatti causa di immense sofferenze e di morti. La medicina biologica è per il momento una splendida idea per il futuro dell’umanità, per una assistenza sanitaria basata sulla scienza e sulla correttezza. Il sogno di un futuro mogliore precede la sua realizzazione.
Dott. Fabio Elvio Farello, medicina biologica a Roma