Pediatria: agopuntura nei bambini
L’ agopuntura è uno strumento valido e privo di controinicazioni applicato per la terapia di molti disturbi trai i quali anche quelli trattati in pediatria. Generalmente l’ agopuntura è percepita come un trattamento rivolto esclusivamente ad un paziente adulto. L’idea di sottoporsi al trattamento agopunturale per guarire da un disturbo è improponibile anche per taluni adulti. La malattia deve essere molto impegnativa prima che un paziente accetti mentalmente di sottoporsi ad una seduta di agopuntura. Spesso si arriva all’agopuntura solo come ultima risorsa dopo aver provato prima di tutto. Questa pregiudizio nei confronti del metodo è ancor più drammaticamente applicato se il paziente è un bambino. In pediatria si può somministrare un vaccino, ma generalmente non un trattamento in agopuntura. Le controindicazioni di un vaccino sono però ben più impegnative di quelle note per l’agopuntura.
L’idea che la seduta di agopuntura come dolorosa non spiega totalmente l’atteggiamento prudenziale diffuso verso tale trattamento in pediatria. Il dolore infatti deriva certamente da una trasmissione di segnali nervosi provenienti dalla sede anatomica nella qualle avviene agopuntura. Ma tali segnali vengono interpretati dal sistema nervoso centrale e dunque dalla cultura e dalla memorie. La diffusione di tecniche iniettive nel trattameno in pediatria quando si tratta di farmaci e vaccini è coerente con una interpretazione di tali pratiche come protettive della salute. In tal senso si accetta il dolore come un percorso necessario per tutela il bambino. La mancata conoscenza sugli effetti collaterali dei farmaci e sulla totale assenza degli stessi in agopuntura porta ad accettare agopuntura solo negli adulti solo quanto tutte le altre terapia hanno precedentemente fallito. In pediatria l’agopuntura dovrebbe invece essere applicata prima dei farmaci quanto è possibile ottenere per suo tramite un effetto. L’agopuntura tutela infatti il bambino in una misura rilevante rispetto a forme di terapia più invasive. La paura dell’agopuntura in pediatira non possiede pertanto una relazione razionale con il dolore puntorio durante l’infissione dell’ago. Si tratta invece della applicazione di un pregiudizio genitoriale e troppo spesso del medico stesso.
Questo rende di fatto molto difficile eseguire trattamenti agopunturali in pediatria. Al contrario la risposta dei bambini al trattamento agopunturale è ottima. Questa risposta al trattamento con agopuntura in pediatria è peraltro osservata peraltro anche in tutte le altre tecniche di medicina biologica. Una risposta metodologica alla difficoltà di somministrare agopuntura in pediatria è data dalla stimolazione manuale dell’agopunto o meglio dal suo massaggio in digitopressione. Secondo tale metodo della pediatria biologica, il punto di agopuntura non viene punto con un ago, ma massaggiato energicamente prima dal medico e poi da casa dai genitori dopo aver appreso la tecnica. Per implementare l’effetto sul punti di agopuntura da manipolare, si può applicare un rimedio di omeopatia formulato gocce. In questo caso alla stimolazione manuale dell’agopunto si aggiunge quella del rimedio. La cute dei bambini è molto sottile e pertanto un’assorbimento transcutaneo è spesso possibile sopratutto nei bambini più piccoli. Per praticare il massaggio su agopunti in pediatria, è necessario che il medico prescrittore sia competente sia per la omeopatia, sia per l’agopuntura. L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che praticano l’ omeopatia e l’ agopuntura, sono una indicazione per il paziente sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore. La agopuntura non si contrappone ne sostituisce le linee guida della pediatria, ma stabilisce con esse una virtuosa sinergia.
Dott. Fabio Elvio Farello, agopuntura e omeopatia a Roma
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