Fiori di Bach

Fiori di Bach

fiori di bach
fiori di bach

La materia medica dei fiori di Bach aiuta a comprendere il loro funzionamento, ma il corretto impiego richiede che sia un medico esperto in omeopatia. I fiori di Bach sono una terapia apprezzata da medici e pazienti per l’ azione relativamente ai campi emozionali. I fiori di Bach originali sono 38 a cui seguono nel tempo una numero elevato di altri rimedi a base di fiori, ma non da Bach studiati e codificati. L’ impiego dei fiori di Bach originali è indicato per precise alterazioni dei campi emozionali. Segue una breve descrizione dei fiori di Bach per parole chiavi del loro impiego:

I ” 12 guaritori ” :

o Agrimony (Agrimonia), per chi nasconde ansia e tormento dietro gaiezza e cortesia;
o Centaury (Centaurea minore), per chi, debole e privo di forza di volontà, viene sfruttato dagli altri;
o Chicory (Cicoria), per chi è possessivo e ricatta gli altri perché stiano con lui;
o Rock Rose (Eliantemo), per chi è preso da grande paura e panico;
o Gentian (Genzianella autunnale), per chi si abbandona al pessimismo, si scoraggia e si deprime per motivi conosciuti.
o Mimulus (Mimolo giallo), per chi ha paura delle cose del mondo;
o Impatiens (Balsamina), per chi è impaziente e non sopporta interferenze nel suo ritmo;
o Cerato (Piombaggine), per chi non ha fiducia in sé e chiede continuamente consiglio;
o Scleranthus (Fiorsecco, Scleranto o Centigrani), per chi è indeciso tra due vie e si abbandona all’insicurezza;
o Vervain (Verbena), per chi si lascia trasportare troppo dall’entusiasmo e dal fanatismo;
o Water Violet (Violetta d’acqua), per chi è orgoglioso e ama stare da solo;
o Clematis (Vitalba), per chi sogna ad occhi aperti, è indifferente alla vita e fugge dalla realtà.

I ” 7 aiuti ” :

o Rock Water (acqua di fonte), per chi si autoreprime per essere d’esempio;
o Wild Oat (Forasacco o Avena selvatica), per chi è scontento o insicuro sul ruolo da svolgere nella vita;
o Heather (Brugo o Erica), per chi odia la solitudine e attacca bottone usando gli altri;
o Gorse (Ginestrone), per chi prova grande disperazione e si sente senza speranza;
o Olive (Olivo), per chi è completamente esausto a causa dello stress o della fatica mentale;
o Oak (Quercia), per chi non riesce a staccare dal lavoro;
o Vine (Vite), per chi prova desiderio e ambizione di dominare inflessibilmente gli altri.

I ” 19 assistenti “:

o Holly (Agrifoglio), per chi ha sfiducia nel prossimo, prova invidia e odio;
o Honeysuckle (Caprifoglio), per chi si rifugia nella nostalgia del passato, ricordando solo le cose belle;
o Hornbeam (Carpino bianco), per chi si sente stanco, debole, e dubita delle sue capacità di fronte ad un problema;
o White Chestnut (Ippocastano bianco), per chi ha pensieri e preoccupazioni costanti e indesiderati;
o Sweet Chestnut (Castagno dolce), per chi prova un’angoscia estrema, una disperazione con coraggio, però, che non tende al suicidio;
o Red Chestnut (Ippocastano rosso), per chi prova apprensione per gli altri e si aspetta sempre il peggio;
o Beech (Faggio), per chi è intollerante, polemico e arrogante;
o Chestnut Bud (Gemma di Ippocastano bianco), per chi ripete sempre gli stessi errori e non vuole crescere;
o Larch (Larice), per chi ha paura di fallire ed è affetto da complessi di inferiorità;
o Crab Apple (Melo selvatico), per chi si sente sporco, nel corpo o nella mente;
o Cherry Plum (Prugno), per chi ha paura di perdere la ragione;
o Walnut (Noce), per chi deve affrontare grandi cambiamenti (es. pubertà, menopausa, vecchiaia, trasferimenti, lutti, divorzi, etc.) e per chi teme di essere vittima di malefici;
o Elm (Olmo inglese), per chi si sente momentaneamente sommerso di responsabilità;
o Pine (Pino silvestre), per chi tende a caricare su di sé anche le colpe altrui;
o Aspen (Pioppo), per chi ha paura di cose vaghe, indistinte, e senza motivo;
o Wild Rose (Rosa canina), per chi si abbandona alla rassegnazione e all’apatia;
o Willow (Salice giallo), per chi prova amarezza e risentimento;
o Mustard (Senape selvatica), per chi è ammalato di depressione, anche passeggera, ma grave e spesso per motivi sconosciuti;
o Star of Bethlehem (Ornitogalo o Latte di gallina), per chi ha provato ogni tipo di shock o dolore fisico, mentale ed emotivo.

L’omeopata inglese studiò l’azione psichica di 38 fiori, che portano ancora oggi il suo nome, ovvero fiori di Bach. La somministrazione d dei fiori di Bach dipende dalla similitudine con il campo emozionale espresso dal paziente. Da questo punto di vista la terapia con i fiori di Bach applica pienamente uno dei caposaldi della omeopatia classica ovvero similis similibus curentur. Pertanto è consigliabile che sia proprio un omeopata a prescrivere il trattamento.Per il trattamento si adottano spesso miscele di fiori per la personalizzazione del rimedio, ma è sconsigliabile superare il numero di tre per ogni cura .Sebbene il trattamento sia privo di effetti collaterali, è opportuno che esso sia prescritto almeno da un omeopata, sia per la complessa valutazione del paziente, sia per la necessaria conoscenza delle interazioni con altri presidi di terapia. Ognuno dei fiori di Bach è descritto da una complessa materia medica che necessita di essere conosicuta in dettaglio dall’operatore che la applica. L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che praticano omeopatia, sono una indicazione per il paziente sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore.  La agopuntura omeopatica non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma stabilisce con esse una virtuosa sinergia.

Dott. Fabio Elvio Farello, Fiori di Bach  a Roma