Medicine Non Convenzionali
Il termine medicine non convenzionali definisce cure mediche, talvolta prevenienti da antiche culture, ma tutte caratterizzate dallo stesso paradigma non esclusivamente farmacologico in relazione alla terapia. Il termine medicine non convenzionali è necessariamente redondante per distinguresi dalla medicina prevalentemente farmacologica che caratterizza le cure somministrate dai sistemi sanitari più evoluti. Sono infatti proprio gli esponenti della classa medica più collusa con gli interessi finanziari legati alla medicina prevalemente farmacologica a screditare le medicine non convenzionali.
Questo atteggiamento arrogante nei confronti delle medicine non convenzionale è nel migliore dei casi un mero pregiudizio e\o lacuna culturale. Nel peggiore dei casi si tratta di strategie di marketing neppure velate. Le medicine non convenzionali sono spesso metodiche antiche e pertanto validate dal tempo, processo molto serio. Una metodica che non funziona, può sopravvivere infatti da alcuni mesi fino ad un massimo di pochi decenni ed è in seguito eliminata dalla storia. Alcuni dei metodi indicati dalla medicine non convenzionali invece perdurano da millenni. La trasmissione lunga e ininterrotta di un metodo è possibile solo in caso di una validità di ciò che è trasmesso. Al contrario la medicina prevalentemente farmacologica si è avvalsa di farmaci per limitati periodi storici che successivamente si evidenziavano come inutili o peggio dannosi. I processi di validazione delle cure farmacologiche sono troppo spesso un mero compromesso tra interessi di mercato e gli interessi del malato.
Se si chiede il curriculum vitae dei detrattori della medicine non convenzionali, si osserva che la loro maggioranza non ha mai pubblicato alcuna ricerca scientifica che dimostri il non funzionamento delle cure alternative. Il medico che discredita le medicine non convenzionali per qualificarsi come esperto dovrebbe avere un minimo di formazione e esperienza nel campo. Trasmissioni televisive e articoli sui mass media con contenuti contro la pratica della medicine non convenzionali sono troppo spesso supportati da medici che hanno nel loro curriculum innumerevoli meriti, tranne quelli relativi allo studio delle medicine non convenzionali. L’assenza di contradditorio e del controllo sui medici chiamatia parlare è una lesione anche della correttezza dei giornalisti. Appare almeno discutibile sul piano etico e scientifico è che i medici detrattori della medicine non convenzionali chiamati a parlare contro le medicine non convenzionali possano avere interessi economici più o meno trasparenti in relazione alla medicina prevalentemente farmacologica. La parola “non convenzionale” è poco indicata anche per la possibilità di queste cure di integrarsi bene con la medicina ufficiale e accademica. Le medicine non convenzionali sono spesso associabili alla terapia con i farmaci e dove fosse necessario alla chirurgia, contribuendo ad una gestione integrata del malato. Un’ antagonismo tra medicina dei farmaci e medicine non convenzionali pur essendo superato dalla possibilità di affiancare i metodi, è alimentato dagli interessi e dalle corruttele. La medicine non convenzionali infatti contribuiscono in modo rilevante al benessere del malato, riducendo la necessita di trattamenti farmacologici. L’alta tollerabilità dei metodi di cura rende le medicine non convenzionali apprezzate e riconosciute in molti paesi. La conoscenza sulle vaste possibilità di curare la malattia cresce insieme agli operatori impegnati nella ricerca e negli ambulatori. La collaborazione al fine di comprendere meglio il mondo complesso della sofferenza è l’unico atteggiamento auspicabile per la medicina del futuro.
Dott. Fabio Elvio Farello, Medicine Non Convenzionali Roma