Una alimentazione coerente può migliorare i disturbi del sonno agendo sulle cause metaboliche e endocrine, tramite sequenze nutrizionali fisiologiche. La sonnolenza è un disturbo diffuso e in costante aumento nella popolazione. Non pochi tra i pazienti che soffrono di disturbi del sonno la notte, soffrono contestualmente anche di giorno di sonnolenza e astenia. I farmaci induttori del sonno e sedativi, infatti, quelli di maggior consumo. Le cause per i disturbi del sonno sono molteplici e certamente tra le stesse bisogna citare gli alterati ritmi alimentari. L’ alimentazione e i disturbi del sonno possiedono una relazione intima non sempre impiegata nel trattamento. L’uomo ha alle spalle un lungo percorso evolutivo con adattamenti ormonali e alimentari idonei alla circadianità delle fasi del riposo e dell’attività. Un predatore diurno necessità di un forte apporto di zuccheri nella prima fase del giorno per far fronte ad attività fisica intensa. Al contrario le proteine saranno maggiormente necessarie durante il sonno per i processi di riparazione e rigenerazione tissulare notturni. Un predatore notturno al contrario possiede un adattamento evolutivo tale da invertire vantaggiosamente questi rapporti.Alimentazione e disturbi del sonno Gli ultimi cento anni di storia umana con lo sviluppo industriale e soprattutto con la luce elettrica ha, di fatto, trasferito la fase di attività umane in ore destinate dall’adattamento biologico al sonno. Anche la dieta carica di carboidrati è trasferita spesso con lo stesso principio nelle ore pomeridiane e serali, alterando le corrette retroazioni ormonali favorevoli al sonno. L’alterazione dei corretti feedback ormonali evidenzia un’importante correlazione tra dieta e disturbi del sonno. Un’inversione del feed back negativo tra tasso di cortisolo e produzione di CRH costituisce, infatti, il nesso tra alimentazione e disturbi del sonno. L’eccessiva concentrazione di cortisolo secondaria a nutrizione errata oltre che da stress emotivo causa l’attivazione dei recettori nell’amigdala. Tale situazione si verifica quando i recettori d’ippocampo e ipotalamo sono già saturati. A ogni ulteriore aumento non segue più feedback negativo bensì uno stimolo alla produzione ulteriore di CRH con perdita del ritmo fisiologico circadiano. La conseguenza è la diminuzione e scomparsa dello Slow Wave Sleep, risvegli notturni e sonnolenza diurna. L’ alimentazione interviene nella sonnolenza tramite sequenze nutrizionali idonee a ristabilire il corretto rapporto tra il delicatissimo equilibrio ormonale. Un’ alimentazione che rispetti la circadianità delle funzioni biologiche è la premessa per un sonno profondo e ristoratore. La sequenza nutrizionale circadiana dovrebbe precedere qualsiasi medicazione della sonnolenza. Una dieta coerente è in grado di migliorare i disturbi del sonno senza assunzione di alcun medicinale.
Una delle caratteristiche fondamentali del trattamento tramite una alimentazione orientata alla nutrizione clinica è dunque la rilevazione strumentale dei para-
Alimentazione a Roma
metri metabolici del soggetto preso in esame. Un alto livello di precisione ed efficienza nella valutazione della funzione metabolica permette di definire le condizioni di benessere ottenibili in dieta per il paziente. L’ alimentazione in nutrizione clinica si valuta tramite un esame strumentale l’andamento della curva glicemica e il carico di acidità renale nelle ventiquattro ore in seguito all’assunzione di un alimento o di un pasto complesso. L’ alimentazione in nutrizione clinica può essere associata a trattamento con agopuntura e omeopatia. Il trattamento di una malattia tramite alimentazione corretta in pazienti sottoposti a agopuntura e omeopatia, può essere parte di una gestione integrata del paziente. La prescrizione di una alimentazione corretta in terapia non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale. Al contrario l’ alimentazione corretta a stabilisce con tutte le forme di medicina una virtuosa sinergia e un’opportunità anche a livello di prevenzione.