Nella nevralgia del trigemino un’ alimentazione coerente è idonea a contenere l’infiammazione e il dolore. L’inserimento in una strategia nutrizionale controllata e personalizzata per i pazienti con dolore è una metodica complessa integrata in una terapia che non si deve concludere solo con la nutrizione. trigemino e alimentazioneAdottare un’ alimentazione coerente è particolarmente importante in tutte le patologie degenerative e infiammatorie che provocano dolore e disfunzione. L’ alimentazione non è solo necessaria per ottimizzare il peso, ma sopratutto per contenere la risposta infiammatoria. Un’ alimentazione coerente può ridurre il carico farmacologico e migliorare i risultati della terapia. Si consiglia però di associare alimentazione coerente ad ogni altra terapia per tutte le condizioni connesse a dolore. La nevralgia del trigemino è un intenso dolore al volto che coinvolge anche occhi, labbra, naso, cuoio capelluto, fronte, denti e mucose orali. Il dolore del trigemino è violento e procede per impulsi improvvisi. Si manifesta nell’area di distribuzione di un nervo sensitivo, ma al contrario di quanto accade nella neurite, spesso senza evidenti alterazioni morfologiche del nervo stesso. La nevralgia del trigemino è considerata da molti tra le condizioni più dolorose che può patire un essere umano. Il trigemino è un nervo cranico, responsabile della sensibilità e del dolore a livello del volto. Il trigemino è implicato anche nella funzione motoria della masticazione, ma non nell’espressione del volto. Le cause della nevralgia del trigemino non sono perfettamente indagate ed esistono svariate teorie per spiegare questa sindrome dolorosa: il danneggiamento della guaina mielinica del nervo, la compressione del nervo causata da altre strutture anatomiche, neoplasie, traumi, stress emozionale, intossicazioni e danni neurologici.
Quando non si riesce a identificare una causa, la nevralgia del trigemino è chiamata idiopatica. Gli episodi di dolore si verificano in modo imprevedibile, scatenati da attività comuni e colpiscono generalmente un lato del volto. Durante l’attacco si percepiscono i fastidi come fossero scosse elettriche acute e urticanti della durata di alcuni secondi che però possono ripetersi fino a sfinire il paziente. I trigger points della nevralgia del trigemino sono zonidi cutanei la cui sollecitazione anche lieve, determina la salva d’intenso dolore. Raramente la nevralgia del trigemino può essere bilaterale e benché la nevralgia trigeminale non sia una malattia pericolosa, l’intensità della sofferenza patita può essere invalidante la normale vita di relazione e lavorativa. Il dolore del trigemino è una combinazione di sensazioni soggettive diverse ma sempre di tipo scioccante alle quali è difficili opporre adattamento.
Una causa presunta della nevralgia del trigemino è la pressione esercitata da un vaso sanguigno sul nervo nel punto in cui questo esce dal tronco encefalico. Questa pressione probabilmente causa il danneggiamento della guaina mielinica, la fascia protettiva che circonda il nervo. La nevralgia del trigemino può essere legata al normale processo d’invecchiamento, quando i vasi sanguigni tendono ad allungarsi e possono allentarsi e pulsare contro un nervo. I sintomi compaiono anche nei malati di sclerosi multipla, una malattia che consiste nel deterioramento della mielina nel sistema nervoso centrale, oppure a volte sono causati da un danno della guaina mielinica causato dalla pressione esercitata da un tumore. Questo deterioramento altera la normale funzione e fa sì che il nervo mandi segnali dolorosi al cervello.
I fattori di rischio che predispongono o slatentizzano la nevralgia del trigemino sono:
pregressi traumi sul voltointerventi sul voltosesso femminileetà sopra i cinquanta anniinfiammazioni cronichestress emozionalestress fisicoabuso di tossici o farmacimalattie neurologicheneoplasie
Non esiste un esame specifico in grado di diagnosticare la nevralgia del trigemino: la diagnosi di solito si basa sulla storia medica del paziente e la descrizione dei sintomi, su un esame clinico e su una visita neurologica accurata.La alimentazione coerente è utile nel dolore da trigemino per applicare strategie alimentari idonee a ridurre l’ infiammazione cronica e la situazione metabolica iperacida tipica in questi pazienti. Secondo tale approiccio le abitudini alimentari interferiscono in modo significativo con il corretto equilibrio del cortisolo. Stress e alimentazione inadeguata comportano, infatti, una disregolazione testa del ritmo circadiano dei glucocorticoidi. Alla presenza di stress sia endogeno, sia esogeno e a ritmi alimentari non coerenti, si assiste a un’alterazione dell’asse HPA. Gli effetti negativi di una circadianità perduta cortisolo e delle alterate retroazioni ormonali comportano l’alterazione della corretta risposta infiammatoria. La nutrizione clinica seleziona i pasti secondo le retroazioni ormonali indicate, determina un equilibrio acido-base e un contenimento della risposta infiammatoria e\o del dolore.
L’ alimentazione è sia un un presidio per la terapia che uno strumento di prevenzione importante. L’ alimentazione e la cura sono interconnessi da precisi rapporti ormonali, biochimici e metabolici. Il trattamento tramite alimentazione è integrativo di altri strumenti di terapia. Una alimentazione coerente richiede esami strumentali, la valutazione dei sintomi e delle cause, diagnosi,conoscenza dei rimedi adatti al paziente e la conoscenza di tutte le altre forme di terapia per la quali la nutrizione clinica possa costituire alternativa o integrazione. Somministrare un’ alimentazione è atto medico e deve essere esercitata da un medico competente. Per una alimentazione coerente e personalizzata si consiglia di rivolgersi a un medico che operi solo tramite la verifica strumentale delle sequenze nutrizionali e delle terapie associate proposte al paziente. Sequenze nutrizionali basate solo sull’esperienza del medico, senza verifica strumentale della composizione corporea e degli altri parametri sono caratterizzate da imperfezioni metodologiche non necessarie. Il trattamento del paziente con alimentazione non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale. Al contrario una alimentazione coerente stabilisce con esse una virtuosa collaborazione e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.