Metodo omeopatia
L’ omeopatia è un metodo naturale di curare che si distingue in molte scuole e conseguenti impostazioni terapeutiche. Si distinguono un metodo omeopatia di unicista, pluralista e complessista a secondo dell’inclinazione dell’omeopata a prescrivere un rimedio per volta, alcuni rimedi in successione oppure in contemporanea. Nell’ omeopatia unicista, la forma più ortodossa, lo studio dei malati e lo studio dei rimedi sono indubbiamente speculari e configurati da un particolare metodo. Samuele Hahnemann, il fondatore dell’ omeopatia fù un pioniere, in Europa occidentale, ad includere lo stato mentale ed emozionale di un paziente nel campo d’osservazione medico. Lo studio del paziente è per il metodo unicista un’indagine totale, indirizzata alla ricerca di caratteristiche particolari e personali. Altrettanto e parallelamente, lo studio dei rimedi per la compilazione della materia medica, è conseguenza di un indagine molto precisa, includente ogni tipo di reattività osservata sul campione d’uomini sani.
Della conoscenza già acquisita su rimedi nel metodo omeopatia, possono essere impiegati i seguenti parametri, utili a rapportarlo alla condizione del malato.
1) Attitudine mentale
2) Campo emozionale
3) Modalizzazione dei sintomi
4) Organotropismo dei sintomi
5) Lesioni somatiche e funzionali
Caratteristica ulteriore del metodo omeopatia è la preparazione dei rimedi. Alcune delle sostanze di partenza sono particolarmente tossiche, ma anche con quelle naturali o tollerabili si procede tramite un processo di diluizione attivato cineticamente. I rimedi così prodotti possiedono caratteristiche terapeutiche inverse a quelle presenti a dosaggio tossico. Di conseguenza alcuni dei più potenti veleni a livello ponderale, diventano dopo il complesso processo di preparazione rimedi ben tollerati ed efficaci su sintomi simili a quelli prodotti dalla sostanza di partenza. Il metodo unicista lavora con uno strumento denominato repertorio, oggi informatizzato e presente sul suo computer. Il repertorio omeopatico contiene come data base tutti i segni descrittivi dei rimedi conosciuti. Il lavoro dell’omeopata consiste pertanto nel rapportare durante la visita, sia tramite la sua esperienza sia per consultazione del repertorio, la totalità dei sintomi espressi dal malato al suo perfetto rimedio: il simillimum. I rimedi di omeopatia adottati per la cura dei pazienti hanno generalmente la formulazione di globulo perlinguale. L’ assorbimento dei rimedi avviene pertanto in bocca. L’ omeopatia possiede oltre il globulo tutte le altre possibili formulazioni dei suoi rimedi, inclusa l’ omeopatia iniettabile.
L’ omeopatia iniettabile ha un ruolo importante nel trattamento delle malattie più impegnative e può contribuire a ridurre un eventuale fabbisogno di farmaci per via sistemica. L’ omeopatia richiede all’ omeopata una conoscenza profonda della materia medica per poter prescrivere rimedi in terapia. Anche la valutazione delle interazioni con altre forme di terapia e la loro necessità per il paziente è compito dell’ omeopata. L’ omeopatia richiede, esami clinici, valutazione dei sintomi e delle cause, diagnosi , conoscenza dei rimedi adatti al paziente, conoscenza di tutte le altre forme di terapia per la quali l’ omeopatia possa costituire alternativa o integrazione. Pertanto somministrare omeopatia è atto medico e deve essere esercitata da un medico competente. L’ omeopatia iniettabile è prescritta e somministrata da un medico esperto. L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che praticano agopuntura e omeopatia, sono una indicazione per il paziente sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore. L’ omeopatia non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma stabilisce con esse una virtuosa sinergia.
Dott. Fabio Elvio Farello, Omeopatia iniettabile a Roma