Nutrizione clinica
La nutrizione clinica è una metodica per stabilire un regime alimentare coerente con la guarigione, associabile oltre che a terapia convenzionale. anche ai trattamenti in agopuntura e omeopatia. La nutrizione clinica è protesa al recupero della forma fisica utile per maggiorare la risposta a tutte le terapie naturali e\o convenzionali. La nutrizione clinica è indicata per coloro che devono recuperare il peso forma, per coloro che praticano sport, ma anche per il trattamento di numerosi disturbi cronico degenerativi. La valutazione e monitoraggio del paziente avviene a livello strumentale al cui seguito si elaborano sequenze nutrizionali personalizzate da alternare durante la settimana. La nutrizione clinica è facile da eseguire, non richiede di pesare il cibo con grande precisione e sopratutto quando correttamente eseguita provvede alla rimozione della fame compulsiva.
La valutazione del paziente per la nutrizione clinica avviene tramite una strumentazione idonea a misurare i seguenti parametri sul singolo paziente:
1. Qualità : quale cibo mangiare
2. Orario : a che ora conviene assumere un determinato cibo
3. Minimi e massimi di carico: mangiare poco può far ingrassare
4. Rispetto dell’equilibrio acido-base: un bilanciamento acido non favorisce la dieta
5. Quantità di acqua da assumere nelle 24 ore
Una delle caratteristiche fondamentali del trattamento in nutrizione clinica è dunque la rilevazione strumentale dei parametri metabolici del soggetto preso in esame. Un alto livello di precisione ed efficienza nella valutazione della funzione metabolica permette di definire le condizioni di benessere ottenibili in dieta per il paziente. La nutrizione clinica è un approccio all’alimentazione basato sul calcolo del Carico Glicemico, i valori nutrizionali degli alimenti e la loro risposta sull’equilibrio acido base. Il calcolo del Carico Glicemico o GL Glycemic Load di un alimento è in grado di prevedere la risposta glicemica e quell’insulinemica dell’organismo in seguito alla sua assunzione. Questo fattore dipende dalla qualità dei carboidrati contenuti nell’alimento e in particolare dalla rapidità con cui questi possano essere digeriti. Il PRAL di un cibo è calcolato in base al suo contenuto in proteine, fosforo, potassio, magnesio e calcio, tenendo conto delle capacità di assorbimento intestinale dei singoli microelementi. Gli alimenti a PRAL positivo sono quelli in cui prevale la componente acidificante, mentre quelli a PRAL negativo hanno un carattere alcalinizzante. Il bilanciamento acido-basico dell’alimentazione è indicativo per il benessere del paziente. La nutrizione clinica si valuta tramite un esame strumentale l’andamento della curva glicemica e il carico di acidità renale nelle ventiquattro ore in seguito all’assunzione di un alimento o di un pasto complesso. La nutrizione clinica può essere associata a trattamento con agopuntura e omeopatia. Il trattamento di una malattia tramite nutrizione clinica può essere parte di una gestione integrata del paziente. La prescrizione di una dieta in terapia non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale. Al contrario la nutrizione clinica stabilisce con tutte le forme di medicina una virtuosa sinergia e un’opportunità anche a livello di prevenzione.