Strie cutanee e dieta

Strie cutanee e dieta

Strie cutanee
Strie cutanee

Nelle strie cutanee la dieta è utile per mettere in atto comportamenti alimentari idonei soprattutto a contrastarne l’insorgenza ma anche per favorirne la cura. Bisogna considerare in questo contesto che la prevenzione delle strie cutanee o striae distensae permette risultati decisamente più soddisfacenti che il loro trattamento. Le strie cutanee sono un fenomeno caratterizzato dallo stiramento e dalla rottura delle fibre di collagene ed elastina che mantengono l’elasticità della pelle. Dieta e cura delle strie cutaneeInsorgono nella pubertà, in gravidanza e anche quando si hanno rapidi mutamenti di peso. Le strie cutanee sono atrofie o cicatrici che si presentano sulla cute, dovute alla rottura delle fibre elastiche del derma. Le strie cutanee sono generalmente indelebili e permanenti. All’ insorgenza le strie cutanee si presentano un aspetto rossastro (striae rubrae) ma si attenuano con il tempo, diventando bianche e lucide (striae albae). Le zone più colpite sono addome, seno, glutei, cosce e fianchi. Le strie cutanee si presentano in seguito a cambiamenti nel corpo, durante l’adolescenza, la gravidanza, l’aumento di massa grassa o per perdita massa muscolare e idratazione. La dieta svolge un ruolo rilevante nella prevenzione e accompagna la terapia delle strie cutanee. Le smagliature possono essere prevenute idratando la pelle, applicando creme che migliorano l’elasticità cutanea, conservando la massa muscolare, prevenendo la massa grassa e trattando le zone a rischio. Al contrario la cura delle smagliature già formate sopratutto se già pervenute allo stato cicatriziale bianco, ha un effetto contenitivo, ma non eradicante. Per stabilire una dieta coerente si precede nella valutazione del paziente tramite esami che servono a valutare le condizioni che hanno favorito l’ insorgenza delle strie cutanee per poterle correggere. L’ analisi della composizione corporea è l’esame preliminare e per il monitoraggio dei trattamenti in alimentazione delle strie cutanee. L’esame basa sulla diagnostica bioimpedenziometrica è svolto tramite l’apparecchio medico diagnostico non invasivo conforme alla direttiva europea sugli apparecchi elettromedicali. L’ analisi della composizione corporea è necessaria per parametrare terapia, prevenzione e dieta in caso di strie cutanee. In particolare ai fini della cura sono rilevanti i seguenti parametri:

ECM protein ExtraCellular Matrix Protein: collagene, TBW Total Body Water: quantità di acqua corporea totale, FFM Fat Free Mass: quantità totale di massa magra, FM Fat Mass: quantità totale di massa grassa, ECW ExtraCellular Water: quantità di acqua extracellulare.

L’ acqua totale rappresenta la percentuale complessiva dei fluidi corporei rispetto al peso totale del soggetto. Sono fisiologici i valori acquisiti dal paziente maschile se espressi in un range compreso tra il 60% e 70% del peso corporale complessivo. Per un paziente femminile il range fisiologico è esteso tra il 55% e il 65% del peso corporale complessivo. Il parametro turn over della TBW o dell’ acqua totale aiuta il paziente a bere il quantitativo di acqua corretto nelle 24 ore. Invitare il paziente a seguire correttamente il proprio turn over idrico è necessario ottenere e per mantene la salute della cute. Conservare la massa magra e diminuire la massa grassa non è solo stile di vita, ma un controllo degli orari nell’ assunzione del cibo e della qualità nella dieta ad ogni orario. Infine il quantitativo di collagene presente nella matrice extracellulare parametra anche la dieta e l’integrazione favorevole al recupero di tono e elasticità della cute. Per la prevenzione e cura delle strie cutanee, può essere impegnata una dieta corente alla problematica. Gli effetti possono essere gradualmente visibili e portano ad un miglioramento della tonicità dei tessuti. L’ alimentazione parametra la dieta al carico glicemico GL (Glicemic Load) e al PRAL (Potential Renal Acid Load) dei cibi routinariamente ingeriti. La curva di risposta metabolica in un individuo nell’arco delle ventiquattro ore, è la premessa per una dieta personalizzata nell’ orario e mirata alla correzione delle anomalie implicate nell’insorgenza delle strie cutanee. Al seguito di una fase diagnostica in dieta coerente si elaborano sequenze nutrizionali personalizzate da alternare durante la settimana. La dieta coerente è facile da eseguire, non richiede di pesare il cibo con grande precisione e sopratutto quando correttamente eseguita, provvede alla rimozione della fame compulsiva. La dieta elaborata tiene conto per ogni paziente dei seguenti parametri:

1. Qualità: quale cibo mangiare
2. Orario: a che ora conviene assumere un determinato cibo.
3. Minimi e massimi di carico: mangiare poco può danneggiare la massa magra
4. Rispetto dell’equilibrio acido-base degli alimenti assunti
5. Quantità di acqua da assumere nelle ventiquattro ore

La dieta coerente oltre a rappresentare un presidio per la terapia è anche uno strumento di prevenzione importante. La dieta e la cura sono interconnessi da precisi rapporti ormonali, biochimici e metabolici. Il trattamento tramite dieta coerente è integrativo di altri strumenti di terapia. Per la dieta coerente si consiglia di rivolgersi a un medico che operi solo tramite la verifica strumentale delle sequenze nutrizionali e delle terapie associate, proposte al paziente. Sequenze nutrizionali basate solo sull’esperienza del medico, senza verifica strumentale della composizione corporea e degli altri parametri sono caratterizzate da imperfezioni metodologiche non necessarie. Il trattamento in dieta coerente del paziente non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale. Al contrario la dieta stabilisce con esse una virtuosa collaborazione e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.

Dott. Fabio Farello, Roma