Visita omeopatica
La visita omeopatica esprime contemporaneamente un aspetto internistico e psicologico, necessari a raccogliere le informazioni più accurate sul malato. La visita omeopatica si estende pertanto dalla sintomatologia fisica, alle modalità del sintomo, fino a osservare la sofferenza animica del malato, parametri che rivestono insieme un ruolo fondamentale per individuare i rimedi più adatti alla cura. Spesso in questo lavoro l’omeopata si aiuta con una specie di enciclopedia di tutti i sintomi chiamato repertorio omeopatico, che si trova sulla sua scrivania e che spesso consulta durante la visita. Alcuni medici delle nuove generazioni consultano lo stesso repertorio ma informatizzato, quindi tramite computer. L’aspetto più caratteristico dalla visita in omeopatia rimane indubbiamente l’anamnesi psicologica del malato. Attraverso un’indagine sulla personalità del malato, sulle sue paure, sul suo modo personalissimo di soffrire che l’ omeopata riesce a comprendere innanzitutto il senso profondo del disturbo e individuare quel rimedio omeopatico che è “simile” anche dal punto di osservazione psicologico.
La visita in omeopatia non distingue le malattie fisiche da quelle psicologiche ma considera entrambe aspetti complementari della sofferenza del malato. Una visione della malattia così moderna e profonda sorprende per una medicina che trovò la sua diffusione i primi anni del 1800. Appare dunque inevitabile che la medicina omeopatica trovò fin dagli inizi vivaci oppositori nel campo della medicina dei farmaci chimici. Opposizione sempre meno comprensibile man mano che si diffonde una conoscenza maggiore dei principi che la ispirano e dei suoi meccanismi di azione. I rimedi di omeopatia prescritti al termine di una visita omeopatica hanno generalmente la formulazione di globulo perlinguale. L’ assorbimento dei rimedi avviene pertanto in bocca. L’ omeopatia possiede oltre il globulo tutte le altre possibili formulazioni dei suoi rimedi, inclusa l’ omeopatia iniettabile. L’ omeopatia iniettabile ha un ruolo importante nel trattamento delle malattie più impegnative e può contribuire a ridurre un eventuale fabbisogno di farmaci per via sistemica. L’ omeopatia richiede all’ omeopata una conoscenza profonda della materia medica per poter prescrivere rimedi in terapia. L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che praticano omeopatia, sono una indicazione per il paziente sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore. L’ omeopatia non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma stabilisce con esse una virtuosa sinergia.
Dott. Fabio Elvio Farello, Omeopatia a Roma