Cereali e dieta nutrizionale
I cereali hanno un impatto rilevante sulla nutrizione e devono essere inclusi nell’eleborazione di una dieta personale considerando il loro Pral e carico glicemico. I cereali sono piante appartenenti alla famiglia delle graminacee coltivate per ricavarne i semi. I cereali rappresentano gli alimenti più diffusi nella dieta della popolazione umana. Il consumo dei cereali nella dieta di tutti gli esseri umani è presente in quantità differente a secondo delle tradizioni e della cultura. La diffusa produzione di cereali è giustificata dalla facilità di coltivazione nonostante le condizioni ambientali spesso proibitive per tante altre colture. I cereali sono zuccheri complessi caratterizzati da una buona digeribilità e facilità di conservazione. Le farine e i derivati dei cereali sono le forme più diffuse di processi di elaborazione di quest’alimento. I cereali forniscono la maggior parte della propria energia nutritiva come amido, ma sono anche importanti fonti proteiche. I grani interi non raffinati dei cereali ovvero quelli che mantengono crusca e germe sono quelli più consigliabili perché ricchi di fibre, minerali, vitamine e acidi grassi. Il valore del PRAL Potential Renal Acid Load dei cereali utilizzati in dieta è però spesso positivo ingenerando la necessità di riequilibrio del corretto rapporto tra cibi acidificanti e alcalini. Il carico glicemico dei cereali è anche positivo o molto positivo, rendendo quest’alimento maggiormente indicato per la dieta del mattino e di pranzo. La dieta umana è però imperniata oltre che sul ricambio metabolico anche su esigenze di comunicazione, socializzazione e compensazione emotiva tali da modificare spesso il corretto rapporto con il cibo. L’assunzione di cereali nella dieta della sera è però metabolicamente corretta solo per un ristretto numero di persone. Il pral e il carico glicemico dei cereali assunti sono da conteggiare nelle sequenze nutrizionali elaborate per il singolo paziente. Ovviamente sono sconsigliabili la cottura con grassi, la cottura a microonde, le cotture ripetute e le fritture. Nel singolo caso si determinano notevoli peggioramenti dei valori nutrizionali indicati. Nella dieta coerente i cereali sono da considerare insieme agli altri alimenti in una sequenza nutrizionale personale con la valutazione bioimpedenziometrica della composizione corporea e con la situazione clinica del paziente.
I valori indicati per i cereali utilizzati in dieta sono convenzionalmente trascritti nella formula:
PORZIONE in grammi \ GLICEMIC LOAD \ POTENTIAL RENAL ACID LOAD:
RISO BIANCO: 80 \ 30\ +4,6
RISO INTEGRALE: 80 \ 16 \ +12,5
RISO SOFFIATO: 30 \ 18 \ +4,6
PASTA: 80 \ 18 \ +6,5
PASTA INTEGRALE: 80 \ 14 \ +7,3
PASTA VITAMILL: 100 \ 12 \ -20
PIZZA: 300 \ 22 \ +6,5
POLENTA: 100 \ 25 \ +6,5
POLENTA INTEGRALE: 100 \ 9 \ +7,3
MAIS: 100 \ 26 \ -1,5
ORZO: 100 \ 34 \ +2,5
FARRO: 100 \ 26 \ +8,8
KAMUT: 100 \ 30 \ +8,8
CORN FLAKES: 30 \ 15 \ +6 (dati estratti da Portale Dinu.it)
Generalmente un ampio impiego dei cereali in dieta è consigliabile ma il loro pral positivo richiede un bilanciamento tramite un’associazione compensativa nella sequenza nutrizionale, di molti alimenti caratterizzati da un pral negativo. L’elaborazione per il singolo caso di una dieta coerente con inclusione di cereali deve essere riservata a personale medico dopo valutazione bioimpedenziometrica della composizione corporea del soggetto esaminato e delle sue condizioni cliniche. Una volta stabilita la dieta corretta non è opportuno usare questa tabella per stabilire varianti. Senza un’elaborazione strumentale dei dati e soprattutto senza considerare altre variabili della nutrizione, le approssimazioni “ fai da te” possono stravolgere gli obiettivi del medico nutrizionista. La tabella è indicativa delle variabili carico glicemico e pral esaminate dal medico per elaborare una dieta personale e serve per promuovere la conoscenza dei parametri utilizzati.
La dieta è per molti pazienti lo strumento iniziale per la cura dei propri disturbi. La dieta prescritta dal medico non è certamente uguale per tutti i pazienti, ma richiede una personalizzazione coerente con la storia clinica e l’analisi di composizione corporea espressa dal singolo. Una delle caratteristiche fondamentali del trattamento tramite dieta coerente è la rilevazione strumentale dei parametri metabolici del soggetto preso in esame. Un alto livello di precisione ed efficienza nella valutazione della funzione metabolica permette di definire le condizioni di benessere ottenibili in dieta per il paziente. La nutrizione clinica è un approccio alla dieta basato sul calcolo del carico glicemico, i valori nutrizionali degli alimenti e la loro risposta sull’equilibrio acido base. Il calcolo del carico glicemico o GL Glicemic Load di un alimento è in grado di prevedere la risposta glicemica e quell’insulinemica dell’organismo in seguito alla sua assunzione. Questo fattore dipende dalla qualità dei carboidrati contenuti nell’alimento e in particolare dalla rapidità con cui questi possano essere digeriti. La dieta in nutrizione clinica si valuta tramite un esame strumentale l’andamento della curva glicemica e il carico di acidità renale nelle ventiquattro ore in seguito all’assunzione di un alimento o di un pasto complesso. La dieta in nutrizione clinica può essere associata a trattamento con agopuntura e omeopatia. Il trattamento di una malattia tramite dieta in pazienti sottoposti a agopuntura e omeopatia, può essere parte di una gestione integrata del paziente. La prescrizione di una dieta in terapia non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale. Al contrario la dieta corretta a stabilisce con tutte le forme di medicina una virtuosa sinergia e un’opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Farello, Roma