Frutta e dieta : valenze nutrizionali
La frutta ha un impatto rilevante sulla salute e deve essere inclusa nell’eleborazione di una dieta personale considerando il Pral e Carico Glicemico espresso. La frutta è un alimento particolarmente importante necessariamente presente nella dieta. La frutta è degustata fresca, essiccata oppure impiegata in marmellate, confetture o altri tipi di conserve. Spesso la frutta è anche un ingrediente per varie ricette, soprattutto di dolci. Se fresca, in genere, viene mangiata a fine pasto, pur essendo questa abitudine non consigliabile. La frutta dovrebbe essere consumata generalmente a colazione e per gli spuntini tra i pasti anche in un contesto di dieta bilanciata. Il consumo di frutta nei paesi mediterranei è tradizionalmente più alto rispetto ai Paesi nordici, questo è uno dei motivi per il vantaggioso impiego della dieta mediterranea.
L’80-90% del peso nella frutta è costituito da acqua e il 5-18% del peso da zuccheri. La frutta contiene 2% del peso di fibre, che danno sazietà, rallentano lo svuotamento gastrico e migliorano la funzionalità intestinale. Le vitamine, sali minerali, aromi e pigmenti contenuti nella frutta sono particolarmente importanti per la dieta. La frutta in dieta funge anche da basificante, necessario per mantenere la struttura dei tessuti e degli organi. Senza minerali e vitamine di esse il nostro corpo non è in grado di produrre nuove cellule e di rigenerarsi perché necessarie per la sintesi di enzimi e ormoni, per produrre energia dai cibi ingeriti. Il valore del PRAL Potential Renal Acid Load nella frutta è generalmente negativo consentendo il recupero dei sistemi tamponi e la conservazione della massa magra. Il carico glicemico della frutta è generalmente non troppo elevato, rendendo quest’alimento oltremodo prezioso in dieta sopratutto per gli spuntini.
La dieta umana oltre ad essere basata sul ricambio metabolico è basata anche su esigenze di comunicazione, socializzazione e compensazione emotiva tali da modificare spesso il corretto rapporto con il cibo. Il Pral e il Carico Glicemico GL della frutta sono da conteggiare nella dieta elaborata per il singolo paziente. La qualità nutrizionale della frutta dipende ampiamente dalla distanza tra raccolta e degustazione. La frutta di stagione con minor chilometraggio tra produttore e degustatore è la migliore. Certamente sono sconsigliabili la cottura con grassi, la cottura a microonde, le cotture ripetute e le fritture. Nel singolo caso si determinano notevoli differenze dei valori nutrizionali raggiungibili. Per mantenere inalterate le virtù nutrizionali, la frutta dovrebbe essere degustata cruda al momento del pasto preferibilmente a colazione o a merenda. Nell’elaborazione di una dieta personalizzata la frutta è da considerare insieme agli alimenti in una sequenza nutrizionale coerente con la valutazione bioimpedenziometrica della composizione corporea e con la situazione clinica del paziente.
I valori indicati per la frutta da utilizzare in dieta sono convenzionalmente trascritti nella formula:
PORZIONE in grammi \ GLICEMIC LOAD \ POTENTIAL RENAL ACID LOAD
BANANA: 150 \ 12 \ -5,5
FICHI: 50 \ 10 \ -4,9
UVA: 150 \ 8 \ -3,5
KIWI: 150 \ 7 \ -5,6
ANANAS: 150 \ 6 \ -2,7
MELA: 150 \ 6 \ -1,9
PESCA: 150 \ 5 \ -2,4
PRUGNA: 50 \ 5 \ -3,5
ARANCIA: 150 \ 5 \ -3,6
MANDARINO: 150 \ 5 \ -3,6
MANDARANCIO: 150 \ 5 \ -3,6
PERA: 150 \ 4 \ -2,2
MELONE: 150 \ 4 \ -5,1
ALBICOCCA: 150 \ 4 / -4,8
POMPELMO: 120 \ 3 \ -2,5
CILIEGIA: 70 \ 3 \ -3,8
FRAGOLA: 150 \ 1 \ -2,5 (dati estratti dal Portale Dinu.it)
Generalmente la degustazione di molta frutta è consigliabile per la prevenzione di molte malattie. In associazione e soprattutto in sequenza a pietanze a Pral positivo sono da preferire frutti caratterizzati da un alto valore di Pral negativo. L’elaborazione per il singolo caso di una dieta corretta con inclusione della frutta deve essere riservata a personale medico dopo valutazione bioimpedenziometrica della composizione corporea del soggetto esaminato e delle sue condizioni cliniche. Una volta stabilita la dieta corretta non è opportuno usare la suddetta tabella per stabilire varianti. Senza un’elaborazione strumentale dei dati e soprattutto senza considerare altre variabili della nutrizione, le approssimazioni “ fai da te” possono stravolgere gli obiettivi del medico nutrizionista. La tabella è indicativa delle variabili carico glicemico e pral esaminate dal medico per la dieta dei pazienti e serve per promuovere la conoscenza dei parametri utilizzati. La dieta è per molti pazienti lo strumento iniziale per la cura dei propri disturbi. La dieta prescritta dal medico non è certamente uguale per tutti i pazienti, ma richiede una personalizzazione coerente con la storia clinica e l’analisi di composizione corporea espressa dal singolo. Una delle caratteristiche fondamentali del trattamento tramite dieta coerente è la rilevazione strumentale dei parametri metabolici del soggetto preso in esame.
Un alto livello di precisione ed efficienza nella valutazione della funzione metabolica permette di definire le condizioni di benessere ottenibili in dieta per il paziente. La nutrizione clinica è un approccio alla dieta basato sul calcolo del carico glicemico, i valori nutrizionali degli alimenti e la loro risposta sull’equilibrio acido base. Il calcolo del carico glicemico o GL Glicemic Load di un alimento è in grado di prevedere la risposta glicemica e quell’insulinemica dell’organismo in seguito alla sua assunzione. Questo fattore dipende dalla qualità dei carboidrati contenuti nell’alimento e in particolare dalla rapidità con cui questi possano essere digeriti. La dieta in nutrizione clinica si valuta tramite un esame strumentale l’andamento della curva glicemica e il carico di acidità renale nelle ventiquattro ore in seguito all’assunzione di un alimento o di un pasto complesso. La dieta in nutrizione clinica può essere associata a trattamento con agopuntura e omeopatia. Il trattamento di una malattia tramite dieta in pazienti sottoposti a agopuntura e omeopatia, può essere parte di una gestione integrata del paziente. La prescrizione di una dieta in terapia non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale. Al contrario la dieta corretta a stabilisce con tutte le forme di medicina una virtuosa sinergia e un’opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Farello, Roma