Programma nutrizionale e agopuntura
L’ agopuntura offre un prezioso aiuto ai pazienti che seguono uno specifico programma nutrizionale senza effetti collaterali degni di nota. Il peso forma è per molti pazienti un numero ideale da riscontrare sulla bilancia. Tale numero ideale e idealizzato è ambito per finalità estetiche oppure inteso come obiettivo per una prevenzione o cura per numerose patologie. Tramite una nutrizione coerente infatti molti disturbi si riducono oppure si risolvono. Inoltre parte del benessere percepito consiste anche nel rispetto di particolari canoni di tipo estetico dettati dalla sensibilità e dalla cultura. Sentirsi bene è diventato a torto o ragione anche una variabile della forma fisica dimostrata. Da anni ormai il peso forma non assolve più al raggiungimento di tali elevati obiettivi, in quanto parametro non è sufficientemente preciso. Si osservano persone discostanti dal peso forma in buona forma e salute. Altrettanto si può riscontrare malati anche gravi con un peso forma perfetto. In un programma nutrizionale si utilizzano i dati strumentali della composizione corporea che definiscono più precisamente le reali condizioni del soggetto. Infatti i rapporti percentuali tra massa magra, massa grassa e idratazione del soggetto sono maggiormente indicativi della datata bilancia a stabilire una dieta finalizzata alla cura e prevenzione oppure semplicemente tesa a implementare la forma fisica. L’ agopuntura è uno strumento valido per tutti i pazienti che si avviano ad un percorso di tipo nutrizionale. Infatti stabilire strumentalmente una sequenza alimentare corretta non risolve ancora il problema che molti pazienti hanno nell’applicarla. Una strumentazione bioimpedenziometrica esegue prelievi ed elaborazioni dati complesse. Tra i molti parametri considerati in un programma nutrizionale si valuta la risposta metabolica circadiana del paziente esaminato. Le ore notturne sono spesso quelle maggiormente significative di squilibri nutrizionali. Ma tutto questo lavoro diviene uno stampato e il paziente sottoposto a tale esame dovrà poi mangiare secondo i dati evidenziati nell’esame. La difficoltà a seguire una nutrizione coerente è diffusissima e spiega l’ alta percentuale di insuccessi di coloro che si avvicinano ad un percorso nutrizionale. Molte persone procedono agli accertamenti e agli esami strumentali per stabilire la sequenza nutrizionale corretta, ma solo una piccola percentuale modificherà le proprie abitudini alimentari in relazione ai dati misurati Una altra categoria di persone esegue parzialmente la nutrizione e tende a ripeterla ogni stagione purtroppo sempre parzialmente. Questa ultima condotta è certamente la più pericolosa in quanto ad ogni passaggio nutrizionale interrotto si determina un aumento percentuale della massa grassa, deteriorando sensibilmente la salute e il benessere. L’idea che la dieta sia un breve percorso stagionale preestivo è in contrasto con la fisiologia della nutrizione e merita di essere fortemente sconsigliata. Decisamente è meglio non far nulla, che farlo male.
Fermo il principio che è meglio escludere dai protocolli di trattamento tutti i pazienti indecisi o stagionali, l’ agopuntura rappresenta un valido aiuto per prevenire e trattare molte occasioni oggettive che indurrebbero ad un’ interruzione del regime nutrizionale. Svariati disturbi possono infatti rendere difficile l’avvio di un programma nutrizionale. Il forte potere detossicante e l’ alta percentuale di fibre della programma nutrizionale possono, ad esempio scatenare un’ iniziale colite. Tale reazione, limitata ai primi tempi della dieta, è tesa alla eliminazione fisiologica di scorie, ma la sua intensità necessita talvolta di essere modulata. Il paziente in programma nutrizionale può evidenziare pregresse condizioni che ostacolano la dieta come per esempio: gastrite, intolleranze alimentari, colite, ipertensione, ansia, insonnia o depressione. Trattare i disturbi che interagiscono con la corretta esecuzione della programma nutrizionale è essenziale al successo del trattamento. L’agopuntura è uno strumento valido e indicato sopratutto per tutte quelle patologie che sono caratterizzate da una alterazione funzionale determinata dal neurovegetativo. Il disagio prodotto da questi disturbi e la incapacità di sopportare di molti pazienti rendono l’agopuntura uno strumento essenziale per recuperare molti dalla sospensione del regime nutrizionale elaborato.
Una particolare attenzione deve essere rivolta in questo contesto al dolore emotivo. Per l’essere umano l’alimentazione non implica solo acquisizione e assimilazione di nutrienti. A livello umano, per la sua complessa capacità immaginativa, l’atto del mangiare rappresenta anche una forma di comunicazione sociale, un rito e una ricompensa o compensazione per i dolori patiti.
Interferire in queste complesse variabili solo con una sequenza nutrizionale seppure perfettamente elaborata, può risultare molto difficile. L’agopuntura offre in queste situazioni un supporto terapeutico valido e sopratutto privo di effetti collaterali. Questo è molto importante perchè uno dei effetti collaterali più diffuso nelle terapie farmacologiche è rappresentato proprio dall’aumento del peso corporale.
L’agopuntura aiuta il paziente che vuole eseguire un programma nutrizionale, ma che presenta disturbi funzionali o emotivi che interferiscono negativamente nella sua esecuzione. Questo aiuto è sostanzioso, privo di effetti collarali e limitato nel tempo. Dopo un certo arco temporale dall’ingresso nel programma nutrizionale infatti, il supporto prezioso della agopuntura non è più necessario. Il paziente si sente meglio e continua il trattamento nutrizionale con successo anche senza agopuntura. Un programma nutrizionale oltre a rappresentare un presidio per la terapia è anche uno strumento di prevenzione importante. La nutrizione e la cura sono interconnessi da precisi rapporti ormonali, biochimici e metabolici. Il trattamento tramite programma nutrizionale è integrativo di altri strumenti di terapia. Un programma nutrizionale richiede, esami strumentali, valutazione dei sintomi e delle cause, diagnosi, conoscenza dei rimedi adatti al paziente, conoscenza di tutte le altre forme di terapia per la quali la programma nutrizionale possa costituire alternativa o integrazione. Pertanto prescrivere un programma nutrizionale è atto medico e deve essere esercitata da un medico competente. Per ottenere un programma nutrizionale si consiglia di rivolgersi a un medico che operi solo tramite la verifica strumentale delle sequenze nutrizionali e delle terapie associate proposte al paziente. Sequenze nutrizionali basate solo sull’esperienza del medico, senza verifica strumentale della composizione corporea e degli altri parametri sono caratterizzate da imperfezioni metodologiche non necessarie. Il trattamento di un paziente tramite un programma nutrizionale non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale. Al contrario la programma nutrizionale stabilisce con esse una virtuosa collaborazione e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Farello,Roma