Alvo alterno e fitoterapia
Il trattamento in fitoterapia dell’ alvo alterno è indicato, dopo una diagnosi clinica delle sue cause, perchè utilizza rimedi efficienti ma ad elevata tollerabilità. L’ alvo alterno un disturbo della defecazione caratterizzato da una alternanza dell’emissione giornaliera di feci per la loro consistenza e quantità. All’insorgenza di un alvo alterno contribuiscono agenti infettivi, farmaci, tossici, squilibri nutrizionali, radiazioni, malattia organica e\o stress correlata. Le molte possibilità causali, rendono l’ alvo alterno, una reazione aspecifica verso i più svariati insulti, ma sempre tesa all’eliminazione energica o al trattenimento del bolo fecale. La precisa diagnosi medica riguardo alle cause dell’alvo alterno precede pertanto ogni trattamento. All’ alvo alterno si possono accompagnare altri sintomi, come nausea, vomito, dolore e febbre.
Molte malattie correlano o causano alvo alterno e sono pertanto oggetto di verifiche diagnostiche e indagini strumentali: sindrome del colon irritabile, morbo celiaco, malattie infiammatorie intestinali, morbo di Crohn, rettocolite ulcerosa, gastroenterite, allergia alimentare, intolleranza alimentare, radiazioni, carichi tossici ambientali o iatrogeni, insufficienza pancreatica, deficit di enzimi digestivi, sindrome dell’intestino corto, abuso di farmaci, neoplasie, intossicazioni alimentari, tumori, alterazioni del sistema endocrino, megacolon, malattie neurologiche, fecalomi, sequenze nutrizionali errate, abuso di lassativi e molte sofferenze emozionali. Questo elenco non vuole essere completo, ma solo evidenziare quanto può essere errato sopprimere una reazione tanto aspecifica quanto l’alvo alterno senza avere appurato la causa della quale essa esprime solo che una compensazione subottimale.
Questa precisazione si rende necessaria, poichè l’alvo alterno è uno dei disturbi maggiormente soggetto ad automedicazione. Il “fai da te” o peggio l’erronea sicurezza che conferisce un consiglio espresso da personale sanitario in fretta e senza approfondimenti, hanno la conseguenza di disperdere tempo utile alla terapia. Premessa la diagnosi clinica iI rimedi di fitoterapia più frequentemente frequentemente prescritti sono:
Carbone vegetale: Il carbone ha una elevata capacità di assorbire diverse sostanze dal tratto digerente. La polvere di Carbone vegetale si impiega nelle dispepsie gastrointestinali, con prevalenza di fermentazioni e formazione di gas, nelle diarree di varia natura. L’assunzione di preparati a base di Carbone vegetale va distanziata da quella di farmaci in quanto potrebbe interferire con il loro assorbimento.
Argilla: L’argilla non appartiene direttamente alla fitoterapia non essendo una pianta. Non di meno essa è base della medicazione della diarrea sopratutto se associata a piante medicinali. Nell’argilla sono presenti silicati puri o misti in cui predomina l’alluminio, dalla buona capacità assorbente che ne spiega il millenario utilizzo nella medicina tradizionale per le patologie digestive. La massima capacita’ assorbente appartiene alla diosmectite. Nella diarrea acuta il potere assorbente si esplica in particolare nei confronti delle tossine batteriche o virali, di alimenti, farmaci, sali biliari che possono ledere l’integrita’ della mucosa intestinale e provocare diarrea: tali sostanze vengono meccanicamente tenute lontane dalla mucosa e portate via dall’argilla.
Agrimonia: Questa pianta della famiglia delle rosaceae è ricca di tannini, glucosidi, flavonoidi, vitamina B e K, ferro e olio essenziale che conferiscono a questa pianta proprietà antinfiammatoria, astringente, cicatrizzante, diuretica, emostatica, analgesica. L’infuso ed il decotto di fiori e foglie di Agrimonia sono utili per combattere la diarrea.
Mirtillo: Gli antocianosidi del mirtillo inibiscono l’adesione dei colibacilli alla parete dell’intestino e della vescica, fornendo cos? una spiegazione al loro uso come antidiarroici e disinfettanti urinari. Risulta dunque utile anche nel trattamento delle coliche dolorose addominali, della diarrea e delle cistiti.
I rimedi di fitoterapia adottati per la cura dei pazienti hanno un ruolo importante nel trattamento di molte malattie e possono contribuire a ridurre un eventuale fabbisogno di farmaci per via sistemica. La fitoterapia richiede al medico una conoscenza profonda delle piante per poter prescrivere rimedi in terapia. La prescrizione di fitoterapia richiede, esami clinici, valutazione dei sintomi e delle cause, diagnosi, conoscenza dei rimedi adatti al paziente, conoscenza di tutte le altre forme di terapia per la quali la fitoterapia possa costituire alternativa o integrazione. Le interazioni con la nutrizione e soprattutto con ogni forma di altra terapia o patologia concomitante sono oggetto di valutazione preliminare al trattamento. L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici, oggi consultabile anche online, permettono una verifica semplice sull’operatore. La fitoterapia non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma stabilisce con esse una virtuosa sinergia.
Dott. Fabio Farello, Fitoterapia a Roma