Glutine: omotossicologia e dieta senza glutine
La tendenza di assumere nella dieta alimenti senza glutine da parte di pazienti che non sono malati di celiachia è considerata in omotossicologia un comportamento inutile, diseducativo e preoccupante. L’assunzione di alimenti senza glutine troverebbe la sua motivazione nella illusione che tali alimenti possano favorire un abbattimento di peso senza fatica. La vendita nel settore che produce alimenti senza glutine è infatti ben maggiore delle necessità relative al numero totale dei malati veri di celiachia. La pratica di disease mongering ampiamente diffuse nell’industria della salute include praticamente chiunque nel consiglio di mangare tali alimenti. Il disease mongering è ancor più grave quando gli alimenti senza glutine sono connessi a rimborsi da parte dello stato.
La prassi deprecabile osservata consiste nell’acquisto e il consumo di costosi alimenti industriali preparati senza glutine da parte di fasce della popolazione prive di indicazione medica o con una indicazione medica discutibile con lo scopo di ottenere dimagrimento senza dieta e fatica. Il disease mongering relativo agli alimenti senza glutine applica tutte le strategie del marketing e della pubblicità senza considerare eventuali danni per la salute. Gli alimenti senza glutine dovrebbero esser prodotti esclusivamente per la dieta dei malati di celiachia, in attesa di scoprire la cura. La celiachia è una malattia più frequente nelle donne che negli uomini ed è causata da una reazione immune alla gliadina presente nel grano e altri cereali comuni, quali orzo e segale. Il contatto durante i processi digestivi con la gliadina causa una reazione infiammatoria tale da compromettere la morfologia e funzione dei villi che rivestono l’intestino tenue. La celiachia è ritenuta rara, con una prevalenza stimata di circa lo 0,02%. Nelle popolazioni con sistemi sanitari molto evoluti e dunque aggredibili tramite disease mongering la prevalenza della celiachia sale vertiginosamente a circa il 3% della popolazione. Si tratta però di pazienti quasi sempre asintomatici o con scarsa e generica sintomatologia, mentre solo una piccola parte di loro soffrirebbe quindi di una forma clinica. Si osserva infatti la tendenza ad elevare il numero di diagnosi nei sistemi sanitari con business di prodotti per celiachia. I confini tra celiachia e un’ intolleranza al glutine asintomatica o con scarsa sintomatologia sono resi flebili contribuendo in tal modo alla diffusione di una dieta priva di glutine anche in pazienti non celiaci.
Per l’ omotossicologia la lavorazione industriale degli alimenti è un intervento che modifica proporzioni e caratteristiche della dieta rispetto al consumo di alimenti presenti in natura. Mentre l’ esclusione di alimenti di alimenti con glutine per i malati veri di celiachia costituisce terapia, per tutti gli altri una dieta con alimenti artificialmente trattati costituisce un comportamento discutibile. La dieta con alimenti senza glutine anche in persone non affette da celiachia è inutile e comporta la perdita di un corretto rapporto con il cibo. Inoltre molti di disturbi lamentati da pazienti non celiaci che assumono arbitrariamente dieta priva di glutine dovrebbero essere inseriti in terapia provvedendo prima alla loro corretta diagnosi. L’ omtossicologia può essere considerata utile nel trattamento di tutte quelle patologie funzionali non celiache che finiscono per essere considerate come fosse celiachia.
L’obiettivo del trattamento con omotossicologia è la riattivazione tramite rimedi efficaci e sicuri della capacità di ogni paziente nel promuovere la propria salute. L’ omotossicologia è indicata sia per gli adulti sia per i bambini. Il trattamento con omotossicologia non preclude per nulla l’uso contemporaneo di farmaci quando questo fosse indicato e opportuno. L’ omotossicologia iniettabile è prescritta e applicata da un medico esperto di omotossicologia e agopuntura. L’iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che praticano l’ omotossicologia e l’ agopuntura, sono una indicazione per il paziente sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore. L’omotossicologia non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale, ma stabilisce con esse una virtuosa sinergia.