Per le occhiaie è utile un’ alimentazione corretta per modificare i comportamenti alimentari che le favoriscono. Per occhiaie, si intende un gonfiore sotto gli occhi che eccede quello fisiologico e connesso a stanchezza. Talvolta oltre al gonfiore si osserva un alone scuro. Le occhiaie possono verificarsi per stress eccessivo, mancanza di riposo, allergia, disturbi circolatori, intossicazioni, astenia, anemia, disturbi renali. Anche una una predisposizione genetica può contribuire all’insorgenza del problema. Contribuisce all’ occhiaie in una certa misura anche l’invecchiamento, anche se generalmente ci si riferisce con tale termine a quella fenomenologia che eccede la norma. Le palpebre inferiori tendono a rilassarsi e a ritenere liquidi gonfiandosi. In alcuni casi con dislipidemia si può osservare anche un’accumulo di grassi sotto gli occhi.Alcune persone hanno le occhiaie marcatamente evidenti sin dalla nascita e quindi in alcuni casi sono fisiologiche e non debbono considerarsi sintomo di alterazione fisica
Alimentazione e occhiaie La cura delle occhiaie dipende dalle cause che le favoriscono anche se si può comunque sempre intervenire con prodotti locali con azione tonica o vasocostrittrice. Anche il freddo locale riduce il gonfiore a livello sintomatico La zona delle occhiaie presenta una cute molto più sottile e permeabile rispetto al resto del viso, più sensibile ai trattamenti. È bene prediligere trattamenti biologici ed evitare farmaci o tossici. L’ alimentazione non è parte della terapia delle occhiaie e l’affianca vantaggiosamente i trattamenti per ridurre il gonfiore e la situazione metabolica iperacida tipica. Nel trattamento delle occhiaie l’ alimentazione limita i gonfiori con strategie alimentari atte ad abbassarli progressivamente. In tale contesto è necessario contrastare anche l’acidosi, controllare gli elettroliti e assumere il corretto turn over idrico giornaliero. Molti pazienti sottostimano la necessita di bere acqua. L’analisi di composizione corporea misura il turn over idrico giornaliero con precisione per ogni singolo paziente. Anche gli elettroliti, il collagene, e la ritenzione possono essere misurate. Le abitudini alimentari interferiscono in modo significativo con lo stress e l’intossicazione ovvero con le cause più frequenti della problematica. Stress e alimentazione adeguata comportano, infatti, una disregolazione anche del ritmo circadiano dei glucocorticoidi. Il cortisolo dovrebbe esprimere la sua acrofase circadiana intorno alle nove del mattino e la sua batifase circadiana a mezzanotte. Alla presenza di stress sia endogeno, sia esogeno e a ritmi alimentari non coerenti, si assiste a un’alterazione dell’asse HPA. Questa è caratterizzata da perdita d’equilibrio tra gli ormoni CRH, ACTH e cortisolo. Un’alimentazione corretta secondo le retroazioni ormonali comporta un contenimento della situazione metabolica coincidente con le occhiaie. Il paziente in alimentazione corretta da rapporti glicemici commisurati alla circadianità del cortisolo e soprattutto conservanti la massa magra, è contenuto nella formazione di occhiaie. Il paziente con occhiaie integra ovviamente all’ alimentazione corretta anche altri presidi di terapia coerenti con le cause attive, migliorando il decorso e il recupero.
L’ alimentazione oltre a rappresentare un presidio per la terapia è anche uno strumento di prevenzione importante. La alimentazione e la cura sono interconnessi da precisi rapporti ormonali, biochimici e metabolici. Il trattamento tramite alimentazione è integrativo di altri strumenti di terapia. L’ alimentazione richiede, esami strumentali, valutazione dei sintomi e delle cause, diagnosi, conoscenza dei rimedi adatti al paziente, conoscenza di tutte le altre forme di terapia per la quali l’ alimentazione possa costituire alternativa o integrazione. Pertanto somministrare alimentazione è atto medico e deve essere esercitata da un medico competente. Per l’ alimentazione si consiglia di rivolgersi a un medico che operi solo tramite la verifica strumentale delle sequenze nutrizionali e delle terapie associate proposte al paziente. Sequenze nutrizionali basate solo sull’esperienza del medico, senza verifica strumentale della composizione corporea e degli altri parametri sono caratterizzate da imperfezioni metodologiche non necessarie. Il trattamento in alimentazione del paziente non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale. Al contrario l’ alimentazione stabilisce con esse una virtuosa collaborazione e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.