Ritenzione idrica alle caviglie e dieta
Una dieta coerente è utile nel trattamento della ritenzione idrica alle caviglie sia per l’ estetica sia per la cura delle disfunzioni sottostanti. La ritenzione idrica delle caviglie è particolarmente impegnativa per l’estetica per l’elevata visibilità dell’articolazione. Generalmente l’abbigliamento può coprire, ma a meno di indossare sempre i pantaloni la ritenzione idrica delle caviglie è molto esposta. Le caviglie sono la parte della gamba posta immediatamente al di sopra del piede e comprendente l’articolazione tibio-tarsica. La ritenzione idrica delle caviglie esprime un danno maggiore all’ estetica quando impegna sia il lato interno che esterno dell’articolazione. L’articolazione delle caviglie è responsabile della flessione sul dorso e della flessione plantare del piede. Le caviglie non permettono la rotazione, ma soltanto movimenti di flessione ed estensione. Lungo l’asse longitudinale del piede sono anche possibili i movimenti di pronazione e supinazione. Un portamento scorretto oltre a tutte le altre cause delle ritenzione idrica contribuisce ad implementare la localizzazione intorno alle caviglie.
La sedentarietà o oppure una attività biomeccanica non coerente favoriscono prima la ritenzione idrica alle caviglie. La ritenzione idrica delle caviglie è un disturbo con valenza estetica e funzionale che affligge molte donne anche se sono in aumento anche uomini. La ritenzione idrica è l’ espressione locale di un contesto disregolativo che merita di essere incluso nel trattamento. Anche la dieta come presidio per regolarizzare il paziente è opportuna quando non necessaria. Si consiglia anche di integrare i trattamenti con rimedi biologici incisivi su eventuali malattie concomitanti. Molte malattie concomitanti possono infatti aggravare l’espressione della ritenzione idrica alle caviglie. Può essere valido valutare tramite un posturologo il portamento del paziente in modo da completare il trattamento. Un’attivazione fisica coerente alle finalità del trattamento è altrettanto consigliabile. Il medico deve incidere sempre su tutte le eventuali condizioni oltre la dieta che possono favorire la ritenzione idrica. Nel trattamento della ritenzione idrica alle caviglie si utilizza una dieta coerente alla riduzione della massa grassa e dell’ acqua extracellulare. Per la valutazione strumentale della ritenzione idrica alle caviglie si può adottare l’analisi della composizione corporea. Il sistema connesso al paziente è in grado di valutare il paziente con ritenzione idrica alle caviglie anche funzionalmente al GL (Glicemic Load) e il PRAL (Potential Renal Acid Load) 24h. La curva di risposta metabolica in un individuo nell’arco delle ventiquattro ore, è la premessa per una dieta personalizzata e mirata alla correzione delle anomalie implicate nella ritenzione idrica alle caviglie. L’analisi della composizione corporea è privo di fastidi e ben tollerato dai paziente. Il paziente è valutato tramite cerotti conduttivi applicati sulla cute e connessi all’apparecchiatura. Una volta cablato il paziente il prelievo dura pochi secondi e la elaborazione dei dati eruiti richiede al massimo alcuni minuti. L’ esame della composizione corporea fornisce oltre quaranta parametri utili a stabilire una dieta coerente per il paziente La dieta tramite nutrizione clinica è facile da eseguire, non richiede di pesare il cibo con grande precisione e sopratutto quando correttamente eseguita, provvede alla rimozione della fame compulsiva.La dieta coerente oltre a rappresentare un presidio per la terapia è anche uno strumento di prevenzione importante della ritenzione idrica alle caviglie. Nel trattamento dei casi più impegnativi e caratterizzati da estensione si consiglia l’associazione con la mesoterapia omeopatica. La dieta e la ritenzione idrica alle caviglie sono interconnessi da precisi rapporti ormonali, biochimici e metabolici. L’ alimentazione può interferire favorevolmente su tali rapporti contribuendo a una migliore gestione della problematica. Il trattamento tramite alimentazione coerente è integrativo di altri strumenti di terapia.
Una delle caratteristiche fondamentali del trattamento tramite dieta è dunque la rilevazione strumentale dei parametri metabolici del soggetto preso in esame. Un alto livello di precisione ed efficienza nella valutazione della funzione metabolica permette di definire le condizioni di benessere ottenibili in dieta per il paziente. La dieta in nutrizione clinica è un approccio alla dieta basato sul calcolo del carico glicemico, i valori nutrizionali degli alimenti e la loro risposta sull’equilibrio acido base. Il calcolo del carico glicemico o GL Glicemic Load di un alimento è in grado di prevedere la risposta glicemica e quell’insulinemica dell’organismo in seguito alla sua assunzione. Questo fattore dipende dalla qualità dei carboidrati contenuti nell’alimento e in particolare dalla rapidità con cui questi possano essere digeriti. La dieta in nutrizione clinica si valuta tramite un esame strumentale l’andamento della curva glicemica e il carico di acidità renale nelle ventiquattro ore in seguito all’assunzione di un alimento o di un pasto complesso. La dieta può essere associata a trattamento con agopuntura e omeopatia. Il trattamento di una malattia tramite dieta in pazienti sottoposti a agopuntura e omeopatia, può essere parte di una gestione integrata del paziente. La prescrizione di una dieta in terapia non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale. Al contrario la dieta corretta a stabilisce con tutte le forme di medicina una virtuosa sinergia e un’opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Farello, Roma