Circonferenza vita e dieta
Nell’ aumento della circonferenza vita la dieta risulta un elemento fondamentale per modificare quelle abitudini alimentari che lo favoriscono. Prima di ogni trattamento sul problema della circonferenza vita tramite dieta è opportuno inquadrare la problematica nel paziente come un sintomo di contesto disregolativo che merita terapia sistemica oltre quella locale. Preoccupazioni, stress, scarso riposo, scarsa attivazione, squilibri nutrizionali e fumo sono le cause principali che provocano l’aumento della circonferenza vita. Il trattamento per l’aumentata circonferenza vita con dieta non solleva il paziente dalla necessita di una precisa diagnosi, eventuale terapia specifica e opportuni cambiamenti nello stile di vita. La circonferenza vita è uno dei problemi più frequentemente proposti all’attenzione del medico, sopratutto da parte degli uomini. L’aumento della circonferenza vita dipende dall’aumento del grasso addominale e viscerale a sua volta in relazione a svariate condizioni o patologie, ognuna per motivi diversi culminante in un aumento dell’ingombro. Per molti secoli precedenti all’attuale però il circonferenza vita non era considerato con allarme dalle persone, ma rappresentava uno dei segni del benessere sociale e nutrizionale. Avere circonferenza vita considerevole era sinonimo di salute o potere. La forte riduzione del problema della fame nel secolo scorso, peraltro solo in alcune parti del globo e il mutato senso estetico, hanno trasformato totalmente la percezione del paziente di fronte allo specchio e l’ esigenza di una definizione addominale. Prima del trattamento con dieta per la riduzione della circonferenza vita, il soggetto è sottoposto ad un esame della composizione corporea in diagnostica bioimpedenziometrica.
Il parametro AAT Addominal Adipose Tissue grasso addominale rappresenta l’area totale di grasso addominale misurata in cm2. Il dato include sia il grasso viscerale sia il grasso sottocutaneo dell’area addominale. Tale parametro dell’ analisi di composizione corporea, oltre che monitorare il trattamento, è anche prognostico di salute, antiaging o di malattie. L’ AAT Addominal Adipose Tissue grasso addominale, ha negli uomini un range fisiologico tra 21 e 560 cm2; nelle donne i valori normali sono allocati tra 30 e 460 cm2. Un’eccessivo AAT può determinare infatti un circonferenza vita eccessivo anche in un soggetto magro. La massa grassa in molte patologie tende infatti ad accumularsi proprio attorno all’addome e questa condizione coinvolge maggiormente gli uomini. Una dieta ipocalorica può aggravare i rapporti tra massa magra e massa grassa rendendo il circonferenza vita ancora più evidente di prima. Si raccomanda nel trattamento del circonferenza vita eccessivo prima di ogni terapia specifica l’inserimento del paziente in dieta. La dieta è concepita per un abbattimento selettivo o almeno prevalente della massa grassa, ottenendo una riduzione del grasso addominale, della circonferenza addome e dunque della circonferenza vita. Un eccessivo AAT Addominal Adipose Tissue oltre che causare un danno estetico è oggi considerato in medicina interna anche un fattore di rischio per molte malattie. La riduzione della circonferenza vita tramite dieta pertanto è consigliabile per la salute e per la prevenzione di alcune patologie.
La dieta parametra la dieta al carico glicemico GL (Glicemic Load) e al PRAL (Potential Renal Acid Load) degli alimenti routinariamente ingeriti. La curva di risposta metabolica in un individuo nell’arco delle ventiquattro ore, è la premessa per una strategia nutrizionale personalizzata nell’ orario e mirata alla correzione delle anomalie implicate nell’insorgenza del circonferenza vita eccessivo. La dieta elaborata in dieta tiene conto per ogni paziente dei seguenti parametri:
1. Qualità: quale cibo mangiare
2. Orario: a che ora conviene assumere un determinato cibo.
3. Minimi e massimi di carico: mangiare poco può danneggiare la massa magra
4. Rispetto dell’equilibrio acido-base degli alimenti assunti
5. Quantità di acqua da assumere nelle ventiquattro ore
La dieta oltre a rappresentare un presidio per la terapia è anche uno strumento di prevenzione importante. La dieta e la cura sono interconnessi da precisi rapporti ormonali, biochimici e metabolici. Il trattamento tramite dieta è integrativo di altri strumenti di terapia. Per la dieta si consiglia di rivolgersi a un medico che operi solo tramite la verifica strumentale delle sequenze nutrizionali e delle terapie associate proposte al paziente. Sequenze nutrizionali basate solo sull’esperienza del medico, senza verifica strumentale della composizione corporea e degli altri parametri sono caratterizzate da imperfezioni metodologiche non necessarie. Il trattamento in dieta del paziente non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale. Al contrario la dieta stabilisce con esse una virtuosa collaborazione e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Farello, Roma